Chapter 7. Filtri dei file

1. Finestra di dialogo "Filtri dei file"
2. Opzioni dei filtri
3. Finestra di dialogo "Modifica filtro"
3.1. Tipo del file di partenza, modello del nome del file
3.2. File di codifica di partenza e di arrivo
3.3. Nome del file di arrivo

OmegaT mette a disposizione una serie di filtri altamente personalizzabile che consente di configurare molti aspetti. I filtri dei file sono parti di codice in grado di:

Per vedere quali formati di file sono gestiti da OmegaT, consultare il menu Opzioni > Filtri dei file...

La maggior parte degli utenti dovrebbe trovare soddisfacenti le opzioni predefinite dei filtri dei file. Se necessario, tuttavia, si potrà aprire la finestra principale selezionando il comando Opzioni → Filtri dei file... dalla barra dei menu. Si possono anche abilitare specifici filtri dei file per il progetto, che verranno utilizzati solo in quello attivo, selezionando l'opzione Filtri dei file... nelle Proprietà del progetto.

Si possono abilitare specifici filtri dei file per il progetto tramite Progetto → Proprietà.... Premere il pulsante Filtri dei file e attivare l'opzione Rendi specifiche del progetto le impostazioni dei filtri dei file. In questo caso, una copia della configurazione dei filtri verrà memorizzata all'interno del progetto. Se i filtri verrano modificati in seguito, solo quelli del progetto saranno aggiornati, lasciando inalterati quelli dell'utente.

Attenzione! Se si modificano le opzioni dei filtri mentre un progetto è aperto, affinché le modifiche siano attivate il progetto va ricaricato.

1. Finestra di dialogo "Filtri dei file"

Questa finestra contiene un elenco dei filtri dei file disponibili, in cui i filtri utilizzati nel progetto corrente sono evidenziati in grassetto. Se non si desidera utilizzare OmegaT per tradurre i file di un certo tipo, sarà sufficiente togliere la spunta alla casella corrispondente al tipo di file, presente nella colonna "Abilitato". In questo caso, OmegaT, quando caricherà i progetti, ignorerà questo tipo di file e, quando creerà i documenti di arrivo, li copierà senza apportarvi alcuna modifica. Se si desidera utilizzare di nuovo questo filtro, sarà sufficiente attivare la casella di controllo corrispondente. Fate clic sul pulsante Predefiniti per riportare i filtri dei file alle impostazioni predefinite. Per modificare il modo in cui il filtro interviene sui file e sulla loro codifica, selezionare dall'elenco il filtro e fare clic su Modifica.

La finestra di dialogo permette di abilitare o disabilitare le seguenti opzioni:

  • Rimuovi i tag di inizio e fine: disattivare questa opzione per visualizzare tutti i tag, incluso quelli di inizio e fine. Attenzione: nei formati Microsoft Open XML (docx, xlsx, e via discorrendo), se tutti i tag sono visualizzati, NON inserire del testo prima del primo tag (è un tag tecnico che deve sempre iniziare il segmento).

  • Rimuovi lo spazio vuoto di inizio e fine nei progetti non segmentati: OmegaT, per impostazione predefinita, rimuove lo spazio vuoto di inizio e fine. Nei progetti non segmentati è possibile mantenerlo, disattivando questa opzione.

  • Preserva gli spazi per tutti i tag: attivare questa opzione se i documenti di partenza contengono spazi significativi (per ragioni compositive) che non devono essere ignorati.

  • Ignora il contesto dei file quando si identificano segmenti con traduzioni alternative: per impostazione predefinita, OmegaT utilizza il nome del file di partenza come parte identificativa di una traduzione alternativa. Se l'opzione è attivata, il nome del file di partenza non verrà usato e le traduzioni alternative avranno effetto in qualsiasi file, così come le altre corrispondenze di contesto (segmenti precedenti/successivi oppure qualche tipo di identificativo che dipende dal formato del file).

2. Opzioni dei filtri

Diversi filtri (file di testo, file XHTML, file HTML e XHTML, file OpenDocument Microsoft Open XML) hanno una o più opzioni particolari. Per modificare le opzioni selezionare il filtro dall'elenco e premere il pulsante Opzioni. Le opzioni disponibili sono:

File di testo

  • Segmentazione a livello di paragrafo in corrispondenza delle interruzioni di riga, in base alle righe vuote oppure nessuna segmentazione:

    se le regole di segmentazione a livello di frase sono attive, il testo verrà ulteriormente segmentato in base all'opzione qui selezionata.

File PO

  • Consenti traduzioni vuote nei file tradotti:

    se attivata, la traduzione del file di arrivo risulterà vuota se un segmento PO (che può essere un intero paragrafo) non viene tradotto. In gergo tecnico, il segmento msgstr nel file PO di arrivo, se creato, sarà lasciato vuoto. poiché questo è il comportamento usuale per i file PO, l'opzione è attiva in modo predefinito. se l'opzione è disattivata, il testo di partenza verrà copiato nel segmento di arrivo.

  • Salta l'intestazione PO

    Se questa opzione viene attivata, l'intestazione PO sarà saltata e non modificata.

  • Sostituisci automaticamente 'nplurals=INTEGER; plural=EXPRESSION;' nell'intestazione

    L'opzione permette a OmegaT di non tenere conto delle specifiche contenute nell'intestazione del file PO e usare le impostazioni predefinite per la lingua di destinazione selezionata.

File XHTML

  • Traduci i seguenti attributi: gli attributi selezionati appariranno come segmenti nella finestra dell'Editor.

  • Avvia un nuovo paragrafo con: il tag HTML <br> costituirà un paragrafo per scopi di segmentazione.

  • Salta l'espressione regolare che corrisponde al testo: il testo che corrisponde all'espressione regolare viene saltato. Viene mostrato in colore rosso nella convalida dei tag. Il testo nel segmento di origine che corrisponde viene mostrato in corsivo.

  • Non tradurre l'attributo di contenuto dei metatag... : i metatag indicati non verranno tradotti.

  • Non tradurre il contenuto dei tag con la seguente coppia di valori-chiave di attributo (separati da virgole): la corrispondenza all'interno dell'elenco delle coppie di valori-chiave farà sì che il contenuto dei tag venga ignorato

    A volte potrebbe essere utile rendere non traducibili certi tag basati sul valore degli attributi. Per esempio, <div class="hide"> <span translate="no"> È possibile definire coppie di valori-chiave per i tag da non tradurre. L'esempio sopra conterrebbe: class=hide, translate=no

File Microsoft Office Open XML

È possibile selezionare quali elementi devono essere tradotti. Essi appariranno come segmenti separati nella traduzione.

  • Word: testo di istruzioni non visibile, commenti, note a piè pagina, note a fine documento, piè di pagina

  • Excel: commenti, nomi dei fogli

  • Power Point: commenti, master e layout della presentazione

  • Globale: grafici, diagrammi, disegni, WordArt

  • Altre opzioni:

    • Tag complessivi: se selezionato, i tag senza testo traducibile verranno aggregati in singoli tag.

    • Preserva spazi per tutti i tag: se selezionato, lo "spazio vuoto" (per es., gli spazi e le nuove righe) sarà preservato, anche se non impostato tecnicamente all'interno del documento

File HTML e XHTML

  • Aggiungi o riscrivi la dichiarazione di codifica nei file HTML e XHTML: spesso i file di destinazione devono contenere una codifica dei caratteri diversa da quella specificata nei file di partenza (che sia definita o no esplicitamente). Tramite l'uso di questa opzione il traduttore può specificare se i file di destinazione debbano includere la dichiarazione di codifica. Per esempio, se il filtro dei file specifica UTF8 come schema di codifica per i file di destinazione, selezionare "Sempre" consentirà di includere tale informazione all'interno dei file tradotti.

  • Traduci i seguenti attributi: gli attributi selezionati appariranno come segmenti nella finestra dell'Editor.

  • Avvia un nuovo paragrafo con: il tag HTML <br> costituirà un paragrafo per scopi di segmentazione.

  • Salta l'espressione regolare che corrisponde al testo: il testo che corrisponde all'espressione regolare viene saltato. Viene mostrato in colore rosso nella convalida dei tag. Il testo nel segmento di origine che corrisponde viene mostrato in corsivo.

  • Non tradurre l'attributo di contenuto dei metatag... : i metatag indicati non verranno tradotti.

  • Non tradurre il contenuto dei tag con la seguente coppia di valori-chiave di attributo (separati da virgole): la corrispondenza all'interno dell'elenco delle coppie di valori-chiave farà sì che il contenuto dei tag venga ignorato

    A volte potrebbe essere utile rendere non traducibili certi tag basati sul valore degli attributi. Per esempio, <div class="hide"> <span translate="no"> È possibile definire coppie di valori-chiave per i tag da non tradurre. L'esempio sopra conterrebbe: class=hide, translate=no

  • Comprimi lo spazio vuoto nel documento tradotto: più spazi vuoti continui verranno convertiti in un unico spazio vuoto all'interno del documento tradotto.

  • Rimuovi i commenti HTML nel documento tradotto: tutte le parti commentate (comprese nei tag <!-- e -->) non saranno copiate nel documento tradotto.

File Open Document Format (ODF)

  • È possibile selezionare quali tra i seguenti elementi devono essere tradotti:

    voci di indici, segnalibri, collegamenti a segnalibri, note, commenti, note di presentazione, collegamenti (URL), nomi dei fogli

3. Finestra di dialogo "Modifica filtro"

Questa finestra di dialogo consente di impostare i modelli dei nomi dei file di partenza per quei file che dovranno essere elaborati dal filtro, di personalizzare i nomi dei file tradotti e di selezionare la codifica da adottare quando viene caricato il file di partenza e salvato quello di arrivo tradotto. Per modificare un modello di filtro dei file, modificare direttamente i campi o fare clic su Modifica. Per aggiungerne uno nuovo, fare clic su Aggiungi. Sia che si desideri aggiungere un nuovo modello o modificarne uno esistente, verrà comunque usata la stessa finestra di dialogo. La finestra è utile perché include uno speciale editor dei modelli del nome del file di arrivo, che permette di personalizzare i nomi dei file prodotti.

3.1. Tipo del file di partenza, modello del nome del file

Quando OmegaT apre un file dalla propria cartella di partenza, cerca di selezionare il filtro servendosi dell'estensione associata allo stesso file. Più precisamente, OmegaT tenta di associare i modelli del nome del file di partenza di ciascun filtro al nome dello stesso file. Per esempio, il modello *.xhtml è associato ai file con estensione .xhtml. Se viene trovato il filtro appropriato, il file viene assegnato ad esso per essere lavorato. Per esempio, per impostazione predefinita, per lavorare sui file con estensione .xhtml viene utilizzato il filtro XHTML. È possibile modificare o aggiungere modelli di nome del file per quei file che dovranno essere gestiti da ciascun filtro dei file. I modelli di nome del file di partenza usano i caratteri jolly simili a quelli usati nelle Ricerche. Il carattere '*' corrisponde a zero caratteri o più caratteri consecutivi. Il carattere '?' corrisponde esattamente a un carattere. Tutti gli altri caratteri rappresentano se stessi. Per esempio, se si desidera utilizzare il filtro di testo per la gestione dei file "leggimi" (leggimi, leggi.mi, e leggimi.txt) si dovrebbe usare il modello leggi*.

3.2. File di codifica di partenza e di arrivo

Solo un numero limitato di formati di file specifica una codifica obbligatoria. I formati di file che non specificano la loro codifica useranno la codifica impostata dall'utente per l'estensione che corrisponde al loro nome. Per esempio, per impostazione predefinita, i file .txt verranno caricati utilizzando la codifica predefinita del sistema operativo. Per ogni modello di nome dei file di partenza si ha la possibilità di modificare la codifica originaria. Tali file possono anche venire scritti utilizzando una qualsiasi codifica. Per impostazione predefinita, la codifica del file tradotto è la stessa di quella del file di partenza. I campi di codifica del file di partenza e di quello di arrivo utilizzano caselle combinate, contenenti tutte le codifiche riconosciute. <auto> lascia la scelta della codifica a OmegaT. Ecco come funziona:

  • OmegaT identifica la codifica del file di partenza utilizzando la sua dichiarazione di codifica, se presente (file HTML, file basati su XML)

  • OmegaT è impostato per utilizzare una codifica obbligatoria per alcuni formati di file (Java properties, ecc.)

  • OmegaT utilizza la codifica predefinita adottata dal sistema operativo per i file di solo testo.

3.3. Nome del file di arrivo

A volte, potrebbe essere necessario assegnare automaticamente un nuovo nome al file, o ai file, che vengono tradotti; è il caso, per esempio, dell'aggiunta di un codice di lingua al nome del file finale. Il modello del nome del file di arrivo utilizza una sintassi particolare; pertanto, se si desidera intervenire su questo campo, si deve fare clic su Modifica... e usare la finestra di dialogo Modifica filtro. Se si vuole tornare alla configurazione predefinita del filtro, fare clic su Predefiniti. È possibile anche modificare direttamente il nome nel campo del modello del nome del file di arrivo della finestra di dialogo dei filtri dei file. La finestra di dialogo "Modifica modello" offre, tra le altre, le opzioni seguenti:

  • Come predefinito viene assunto il valore ${filename}, ovvero il nome del file di partenza completo dell'estensione associata: in questo modo il nome del file tradotto sarà uguale a quello del file di partenza.

  • ${nameOnly}– consente di inserire solo il nome del file di partenza senza associarlo all'estensione.

  • ${extension} - l'estensione del file originale

  • ${targetLocale}– codice locale di arrivo (nella forma "xx_YY").

  • ${targetLanguage}– lingua e codice nazione di arrivo (nella forma "XX-YY").

  • ${targetLanguageCode} – il codice della lingua di arrivo - solo nella forma "XX"

  • ${targetCountryCode}– il codice della nazione di arrivo - solo nella forma "YY"

  • ${timestamp-????} – la data e l'ora di sistema al momento della generazione, in vari modelli

    Per esempi di modelli di "SimpleDateFormat", consultare la documentazione Oracle

  • ${system-os-name} - il sistema operativo del computer usato

  • ${system-user-name} - il nome dell'utente di sistema

  • ${system-host-name} - il nome host di sistema

  • ${file-source-encoding} - la codifica del file di partenza

  • ${file-target-encoding} - la codifica del file di arrivo

  • ${targetLocaleLCID} - il locale di arrivo Microsoft

Sono disponibili ulteriori varianti per le variabili ${nameOnly} e ${Extension}. Nel caso in cui il nome_file possieda nome ambivalente, si possono applicare variabili della forma ${name only-numero delle estensioni} e ${extension-numero delle estensioni} . Se, per esempio, il file originale si chiama Documento.xx.docx, le variabili seguenti restituiranno i risultati seguenti:

  • ${nameOnly-0} Documento

  • ${nameOnly-1} Documento.xx

  • ${nameOnly-2} Documento.xx.docx

  • ${extension-0} docx

  • ${extension-1} xx.docx

  • ${extension-2} Documento.xx.docx